Sospesa al soffitto, la lampada ammicca al concetto di desiderio: le sue forme accattivanti e carnose, la capacità di riflettere ciò che ha intorno nella versione glam/oro, suggeriscono l’istinto di un gesto naturale come cogliere il frutto direttamente dalla pianta.
Piccola, delicata e femminile, la corolla intorno al diffusore sembra ricordare che tutti abbiamo fatto prima o poi nella vita “ M’ama / non m’ama”. Ma oltre al gioco, la soluzione tecnica: con un semplice movimento della mano che afferra un petalo e gira la corolla, si riesce a direzionare la luce. La lampada è disponibile in sei tonalità cromatiche.
Dagli esordi cinematografici del 1933 di tempo ne è passato: (King) Kong, la belva feroce si è trasformata in eroe buono quando hanno cominciato a riaffiorare i sentimenti, e, abbandonata contro voglia la giungla, lacittà ormai sembra essere diventata un’abitudine, New York o qualsiasi altra. Il Kong di Giovannoni è, a sorpresa, tecnologico e quasi umano, fa luce davanti a sé proprio come se fosse saltata la corrente. La sua fisicità è fuori scala per essere un giocattolo, fuori scala per essere una lampada, ma è fuori scala anche per essere un gorilla. Kong diventa un oggetto unico e straordinario lasciato libero alle infinite ambientazioni e ambienti. Soprattutto non fapiù paura grazie allo sguardo immaginifico del designer che lo ha creato.
Saper sdrammatizzare anche ciò che ci fa paura, la morte, che cancella le sembianze del volto e lo trasforma in altro.
Job racconta di essersi ispirato aduna figura leggendaria che viveva avvolta nel mistero, non distante dalla casa degli stessi designer: era chiamata la cantante senza nome.
Nessuno l’aveva mai vista uscire dalla sua casa, dove pesanti tende in velluto la celavano agli sguardi dei curiosi. La cantante misteriosa, fu l’autrice di un grandissimo successo musicale, intitolato appunto Mexico.
Saper sdrammatizzare anche ciò che ci fa paura, la morte, che cancella le sembianze del volto e lo trasforma in altro.
Job racconta di essersi ispirato aduna figura leggendaria che viveva avvolta nel mistero, non distante dalla casa degli stessi designer: era chiamata la cantante senza nome.
Nessuno l’aveva mai vista uscire dalla sua casa, dove pesanti tende in velluto la celavano agli sguardi dei curiosi.
La cantante misteriosa, fu l’autrice di un grandissimo successo musicale, intitolato appunto Mexico.
Loop Chair, dall’originario e riconoscibile tratto tipico delle Front.
Le sperimentazioni sugli oggetti “free hand sketches”, pezzi unici dei primi anni 2000, che materializzavano il movimento della matita nello spazio, si concretizzano ora in un vero prodotto, la Loop, elegante sedia impilabile con braccioli.
Il disegno è un susseguirsi di curve a sezione variabile che rivisitano la classicità delle Thonet con un segno nuovo, spiazzante che colloca la sedia all’interno di un nuovo immaginario in grado di sostenere perfettamente la parte superiore malgrado i vuoti.
In matematica ci sono solo cinque forme regolari aventi uguale facciata, come il cubo e la piramide triangolare.
Per la serie di lampade “Pitagora”, così chiamata in onore del celebre matematico greco Pitagora, Hutten ha usato queste forme regolari per creare la famiglia di lampade iconiche “Pitagora”.
In ciascun lato di un dodecaedro regolare, Hutten ha posato un riflettore circolare.
Il risultato è un intrigante oggetto 3D che cambia ad angolo da cui lo si guarda. Un ricco oggetto che dona una ricca atmosfera allo spazio.
Disponibile sia a sospensione che a pavimento.
La Ribbon Chair è l’oggetto che esprime al meglio, con un’icona forte ed essenziale, il linguaggio femminile di Nika Zupanc.
Nelle varianti nero, bianco, rosa e nella nuova versione gold e gold rose la Ribbon Chair è un oggetto la cui identità suscita feeling ed empatia selezionando immediatamente la propria audience.
Il fiocco è segno leggiadro e sorprendente, espressione di un dono o di un evento festoso. Nika lo ha fatto proprio e loha donato a tutti noi.
X Chair, sempre di Nika Zupanc, abbina il tratto iconico della “x” (elemento caratterizzante dello schienale) alle linee morbide della seduta e dello schienale imbottiti ed arricchiti di una nuova decorazione classica e floreale.